Il contagio sul posto di lavoro sarà a tutti gli effetti equiparato ad un infortunio sul lavoro con tutte le implicazioni, i rischio di pesanti sanzioni per l’azienda e cause civili e penali per gli imprenditori, lo ha confermato il Presidente Inail lo scorso Primo Maggio. Per riaprire in sicurezza si dovranno adeguare DVR, DUVRI, MOG e GDPR-Privacy policy…
Secondo appuntamento per “Quattro chiacchiere con…”, la video-rubrica, periodica ma non troppo, del blog “Diario dalla Quarantena” (http:www.enricolazzari.it), una serie di approfondimenti su attualità, politica, economia, finanza…
Come precisato dal Presidente dell’Inail, Franco Bettoni, “contrarre il Covid-19 sul posto di lavoro, nel tragitto casa-lavoro o in trasferta professionale, non sarà considerato malattia ma infortunio sul lavoro”, con tutte le conseguenze che ne derivano per il datore di lavoro che, in simili casi, è esposto al pari di un vero e proprio infortunio, incidente all’interno della sua linea produttiva o attività.
Anche l’aspetto normativo delle leggi 81/2008 sulla Sicurezza e salute sul lavoro nonché delle norme sanzionatorie del D.Lgs 231/2001 si adegua alla nuova situaszione, al nuovo rischio contagio che va ad unirsi ai vecchi rischi contemplati nei DVR o DUVRI e nei piani di organizzazione della sicurezza e della formazione detti MOG. Documenti, atti, piani che ora andranno necessariamente adeguati ai nuovi obblighi onde evitare pesanti sanzioni e, soprattutto, rischi civili e penali in caso di contagio di un lavoratore o di un “ospite”.
A tal fine, per affiancare gli imprenditori costretti a districarsi in una caotica jungla di norme, decreti e circolari, nasce il Centro Studi sulla Conference Aziendale “Ripartire in sicurezza” (https://www.231sicurezza.it) coordinato dal Prof. Avv. Massimiliano Annetta supportato da un autorevole Comitato Scientifico che raggiuppa esperti di delle singole specializzazioni, dala medicina alla privacy, altro settore che richiede importanti interventi in seguito allo sviluppo del ricorso allo smart-working.
Dunque, la riapertura non sarà semplice e comporterà anche un costo. “Un costo -ci spiega l’Avv. Annetta- che non sarà comunque eccessivo e che prevede interventi che, se ben fatti da professionisti del settore, contribuirà a migliorare sia lo standard di sicurezza che la stessa produzione… Un costo virtuoso che si trasformerà in investimento e che, soprattutto, metterà l’imprenditore e la sua attività al riparo da rischi di pesanti sanzioni civili e, al tempo stesso, penali”.
Buona visione…