Poteva andare meglio ma poteva anche andare peggio! Quindi, alla fine, non posso che dirmi soddisfatto della 218a posizione, che vale 2.923 $ di premio, conquistata nella più importante ribalta del poker live mondiale: l’Hotel Rio di Las Vegas che ospita, appunto, le World Series of Poker, i Campionati del Mondo di Poker.
Dunque, alla seconda partecipazione ad un evento delle Wsop, la più prestigiosa serie di tornei internazionali di poker in tutte le sue varianti, sono riuscito ad andare “In The Money”, dopo un serrato confronto con giocatori professionisti provenienti da tutto il mondo. Fa un certo effetto sedere al tavolo e. pochio metri più in là, impegnati nel 50.000 Horse, vedere giocare Gus Hansen, Cris “Jesus” Fergusson, Pagtrick Antonius e così via… Addirittura, all’inizio del Day 2 (il secondo giorno di gioco dell’event 54, un torneo di Texas Hold’em no limit con circa 3000 iscritti) ero 96° nel chip count con 42.000 di stack e, quindi, chip leader del mio tavolo.
Purtroppo, causa la scarsa esperienza e la pressione subìta e data dal prestigio di arrivare in zona premio in una simile ribalta, mi sono un poco bloccato in una delle fasi più delicate: quella imediatamente precedente alla conquista della zona premio, dove i bui iniziano ad essere importanti ed è indispensabile “rubarli” con rilanci mirati anche senza buone carte in mano.
Così, ad un certo punto, quando il Grande Buio era ormai a 2.000 e le ante a 300, complice anche una mano con 99 non giocata al meglio, mi sono ritrovato con soli 20.000 e, spillando AK :picche da Utg ho deciso di mandare i resti sperando in un call e nella possibilità di recuperare il torneo vincendo il coinflip. Ho trovato il call di JJ che mi dava il 50% circa di probabilità di vittoria. Purtroppo il board non mi ha aiutato e sono uscito 218°.
Un risultato, comunque, non solo dal punto di vista prettamente economico, che è alquanto positivo, anche se non esaltante. E che, comunque, mi soddisfa, soprattutto per come ho saputo gestire al meglio le prime fasi del torneo, ovvero le prime 5 ore e mezza di gioco in cui sono sempre stato il più corto del tavolo e mi sono trovato più di una volta costratto a rilanciare da posizione, anche in all-in, con “aria fritta” in mano per rubare i bui che per il mio stack iniziavano ad essere importanti.
Quindi, eccezion fatta per il gioco espresso in “zona bolla” -dove come ho detto potevo giocare molto meglio- sono molto soddisfatto dei progressi che sono riuscito a fare in questi ultimi mesi. Continuando a migliorare costantemente prima o poi il grande risultato deve necessariamente arrivare.
Infine i doverosi ringraziamenti. Innazitutto a tutti coloro che attraverso i forum o questo blog mi hanno supportato e incoraggiato; poi ad Everest Poker (www.everestpoker.it) che ci ha trattato come fossimo dei Re (nessuna altra poker room ha fatto qualcosa di lontanamente simile per i propri giocatori), ad Assopoker.com che mi ha permesso attraverso una sua iniziativa di vivere per laseconda volta questa esaltante esperienza, e ad ItaliaPokerForum.com che attraverso il suo blog live da Las Vegas ha tenuto tutti gli appassionati italiani informati in real time su quello che stavano facendo gli italiani in gioco, me compreso. Proprio dal loro blog live è tratta la foto inserita in questo post.
Grande Enrico!!!
gg Enrico…ho seguito la tua avventura sul forum!!!..grande!!!
ottimo, continua così. grande crescita. p.s. è incredibile quello che hai fatto in un solo anno.
grande Enrico!!
vai così!
stai crescendo sempre di più… ma non devi farti condizionare dalla mancanza di esperienza… gioca come sai fare tu… 😉
Bravo enrico, qualche volta ci scontreremo……