Cari amici, è passato parecchio tempo dai giorni in cui seguivo, aggiornavo costantemente questo mio blog dedicato ad un giochino avvincente, che -all’epoca- occupava il 90% del mio tempo, della mia vita. Oggi, questa passione -che mi ha permesso di “sfangare” momenti che altrimenti, economicamente, sarebbero stati assai complicati- è passata in secondo piano. La gestione di Bet2Bet mi richiede un impegno costante e mi ha allontanato dai tavoli da poker, sia da quelli online che da quelli live.
Mi dispiace, sotto un certo punto di vista, ma ne sono felice secondo tanti altri, primo fra tutti la qualità della vita, con il poker messa a durissima prova dagli “swing” che generano tensione e nervosismo. Certo, il tavolo mi manca, come tanti amici conosciuti ai tavoli. Ma, credetemi, il poker giocato in maniera professionistica, almeno a livelli umani di “stack”, senza milioni di euro dietro le spalle, costringe a tenere dei ritmi estenuanti che, alla fine, finiscono con l’alienarci dalla quotidianità.
Oggi, il poker, nella mia vita, come ho detto, ha un ruolo marginale, ragion per cui credo sia giusto mutare la veste anche del blog, di questo blog, con cui ho deciso di condividere le mie esperienze con voi. Così, da ora, queste pagine elettroniche saranno una sorta di “diario” della mia vita, delle mie esperienze e, soprattutto, un mezzo per esprimere le mie opinioni su fatti che intersecano la mia vita o i miei cari.
Approdai nel mondo del poker nel momento in cui decisi di chiudere, deluso da situazioni che si erano create, la mia esperienza nel mondo del giornalismo italiano e, in particolare, della Repubblica di San Marino, dove sono stato caporedattore di importanti quotidiani locali e dove ero corrispondente di alcune testate italiane. Oggi, seppure anche io stenti a crederlo 🙂 , ho la bellezza di 48 anni e una ritrovata attenzione per l’attualità che ci circonda e che influisce in maniera quanto mai pesante sulla qualità della nostra vita, sulle nostre condizioni economiche, sui nostri diritti di cittadini e sul futuro dei nostri, anzi dei vostri visto che io non ne ho, figli.
Tornerò, a breve, cercando di ritagliare spazio dai miei impegni di imprenditore del gambling, anche a fare il giornalista, seppure -ovviamente- non a tempo pieno e più per passione che per vantaggio economico, vista la situazione drammatica del settore… Mi piacerebbe farlo tornando ad occuparmi in particolare della Repubblica di San Marino, alla quale ho dedicato quasi un ventennio della mia vita e il 90% di quella da giornalista, che sta attraversando uno dei momenti più delicati della sua gloriosa storia di democrazia.
Ai problemi derivanti dalla crisi economica globale, infatti, si unisce un “violento” ricambio della classe dirigente che rischia di generare un pericoloso vuoto di potere che in tanti vorrebbero colmare, con ogni mezzo. Un cambio della classe dirigente accelerato da una serie di inchieste giudiziarie che, ancor prima dell’inizio di un qualunque processo, hanno spazzato via una intera stagione politica, lasciando nella stanza dei bottoni più la paura di finire in manette che la consapevolezza del proprio ruolo di tutela della democrazia, del diritto e del benessere, sociale ed economico.
L’Italia, dove vivo, dove sono nato e terra che considero la mia Patria, non sta certo meglio. Anzi, forse un poco meglio stà, ma la situazione non è certo rosea: neppure le banche riesocono, ormai, a infonderci serenità!
Questo è il mondo in cui viviamo. Un mondo che, dal mio punto di vista, cercherò di raccontarvi, per confrontarci e, magari, insieme, nel nostro piccolo, per migliorarlo…